FAME un film di Giuseppe Alessio Nuzzo
FAME UN FILM di Giuseppe Alessio Nuzzo
Con: Massimiliano Rossi Ludovica Nasti Bianca Nappi Ester Gatta e con Gigi Savoia
La storia di una figlia ragazzina che vive in una famiglia indigente poichè il padre perdendo il avoro non garantisce il minimo di sussistenza e si trova a dover scegliere tra una vita onesta ma da fame oppure cedere alla tentazione della malavita , e la ragazzina assiste al dramma della scelta del padre con gli sguardi e i comportamenti sofferti dell'uomo . Nella storia che si svolge a Napoli città dai molti aspetti da quello solare e luminoso del lungomare a quello buio e drammatico dei vicoli del centro , le immagini del padre con la figlia che passeggiano felici nei tempi migliori sul lungomare si intrcciano con dei flash di ricordi , con gli sguardi e le situazioni drammatiche e cupe del padre costretto al bivio di una scelta .Il film coglie nella brevità del cortometraggio, tutti gli aspetti dei sentimenti e angoscie del padre e della figlia in quel momento drammatico della loro esistenza. Ottima la scelta degli interpreti ,Ludovica Nasti come figlia piccola e Massimiliano Rossi come il padre dal volto sofferto e drammatico. Anche la scelta dell'autore di eliminare i dialoghi , lasciando lo spettatore alla nuda storia fatta di immagini e delle belle musiche originali di Aponte ( mauridal.)
ACCORDI DISACCORDI FESTIVAL INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGIO
https://tv.festhome.com/festivaltv/accordi-disaccordi-festival-internazionale-del-cortometraggio
FILM NISCIUNO. di ALESSANDRO RICCARDI
Rosaria, napoletana , aspirante attrice fallita, incontra dopo tanti anni Michele, produttore affermato. Lui la ricorda a stento, ma le offre comunque un passaggio in auto. Il dialogo scorre tranquillo, pieno di malinconia e sogni andati in fumo. Fin quando le vere intenzioni di Rosaria si manifestano. ‘Nisciuno’ FILM. di Alessandro Riccardi con Rosalia Porcaro sulle molestie sessuali. OTTIMA INTERPRETAZIONE di Rosalia Porcaro che restituisce alla storia di Rosaria una verità naturale e immediata che il finale a sorpresa non rende appieno. Buon film da vedere. (mauridal)
film : MARIA A CHENT'ANNOS
MARIA a chent’annos Regia di giovanni battista Origo Con LIA CAREDDU Jacopo Cullin Noemi Medas. EMMA MEDAS
un film di venti minuti ma denso di immagini e narrazione e di personaggi che riempiono ogni minuto , con la recitazione in dialetto sardo e in lingua raccontando la storia di due soldati italiani che nel '43 sono lasciati in sardegna in una zono impervia, dal comando , del loro reparto in seguito alla malaria di uno di loro. Una storia della seconda guerra italiana che ha visto molti soldati eroi oppure come in questo caso ,due rifugiati che. vengono salvati e accolti dalla gente , del posto, come in questo sperduto villaggio in sardegna dove le vecchie donne uniche abitanti del villaggio prendono in cura lo spacciato soldato ormai morente. Unica donna giovane è Maria che per caso ha incrociato i due soldati dispersi e dato l'allarme per il malato ,, accompagnandoli nel vecchio. villaggio. Qui in una casa trova ricovero il soldato , e da qui la narrazione seppur breve diventa interessante poichè il regista recupera tutta la tradizione antropologica delle vecchie donne sarde un poco magiche un poco stregone che con antiche pratiche di guaritrici e con pozioni naturali , riescono a curare il malato che intanto aveva la febbre malarica. Dunque un inatteso risvolto di cultura popolare sarda nelle immagini di pratiche rituali e nelle litanie delle donne che salvano il soldatino morente. E il compagno d'arme che non lo abbandona ,intanto, si innamora della giovane Maria che unica ragazza del villaggio è sola esenza speranza di poter cambiare vita.Il giovane soldato italiano del nord, forse per lei potrebbe essere un a via di fuga. il soldatino ha con sè un album su cui disegna per passatempo i volti e le facce che vede , e Maria diventa un bel viso che quando la incontra anche di sera a lume di candela , cerca di disegnare. L'Amore è evidente tra i due ma il contesto e la situazione delle vecchie donne del villaggio, lo rende impossibile. Quando il compagno malato fnalmente guarisce e si rimette in piedi , giunge il momento per i due di partire , pur non sapendo dove andare , da veri soldati sbandati. La partenza è raccontata come una drammatica fuga dal villaggio e distacco dei due uomini da una comunità di donne vecchie e giovani per loro accoglienti e benevolenti. Maria delusa e disperata tenta di raggiungere l'amato soldatino ormai partito coon una corsa inutile. Infine. dopo cent'anni ritroviamo la vecchia Maria nel punto di costa sarda dove si era fermata a guardare il mare e l'orizzonte con stretto in mano l'album dove lei è ritratta giovane bella e innamorata. Ottimo film con una delicata e romantica storia d'amore , ben raccontata. (mauridal)
———- ++++DIS _PLAY
UN FILM di Roberto calabrese e Tito laurenti.
Con Emanuele D ambra e Walter Cara.
DIS-PLAY. un film di ROBERTO CALABRESE
UN FILM di Roberto calabresi e Tito laurenti. Con Emanuele d Ambra e Walter Cara.
Un mondo popolato di persone che comunicano non più direttamente ma solo attraverso smartphone , in particolare un giovane che pendolare del treno vive immerso nel display dl suo smart e non si accorge degli altri che anche nella stazione ferroviaria che frequenta sono affetti dalla stessa mania. Ma un incontro casuale seduto su una panchina in attesa del treno, apre una nuova visione per il giovane ragazzo.Un uomo anziano seduto sulla panchina della stazione in attesa del treno , legge un libro assorto, ma divertito. Si vede che segue anche una musica in mente poichè porta il tempo con le mani sul libro. Una presenza decisamente anomala, nel contesto della moltitudine di persone incollate ai display. Sapremo poi che il personaggio anziano è un appassionato di musica classica che ascolta e ripassa in mente dal passato , poichè ora è sordo. Il giovane protagonista del film che si siede accanto a lui per caso, pur se distratto dal suo diplay dopo più volte che lo vede , si incuriosisce, soprattutto della immersione nella silenziosa musica che il vecchio signore mostra di seguire in mente sua. Il ragazzo non potendo comunicare , scrive qualcosa sul display e lo mostra al vecchio signore, il quale , inaspettatamente gli risponde scrivendo a sua volta sullo smart. Si instaura così una nuova comunicazione. tra due sconosciuti pendolari occasionali, che avranno così modo di conoscersi . Il breve short film, di otto minuti, riesce a inquadrare una condizione umana che soprattuto i giovani vivono nella modernità , reclusi in una sordità e mutismo tecnologico che impedisce autentiche relazioni umane. Buona la interpretazione dei due protagonisti e la presenza della musica che fa da sfondo a tutta la storia raccontata per immagini. ( mauridal)